La mega-Agape regionale – 2 giugno 2014

La mega-Agape regionaleLunedì scorso per i fratelli, le sorelle e gli ospiti delle chiese evangeliche ‘amiche’ della nostra regione è stata una giornata veramente magnifica, una festa cristiana favolosa! Non solo per il tempo splendido, per la sede di Osoppo che ci ha comodamente ospitato, per il culto di adorazione guidato dalla chiesa di Udine con il messaggio di Silvano Cosolo che, pensando alla crisi che da tempo sta attanagliando le nostre popolazioni, ci ha ricordato come il Signore conosca tutte le nostre difficoltà e ci ha sfidato di vedere queste difficoltà non come pesi per buttarci giù ma come opportunità per fidarci nel Signore ad affrontare e superare tutti i tipi di crisi. L’incontro ha visto riuniti ben oltre duecento persone dalle chiese di Udine, Pordenone, Monfalcone e Trieste. Tutti abbiamo avuto modo di gioire per i battesimi di Fabiano ed Elena della chiesa di Udine e di ascoltare le canzoni cristiane di più corali e di poter scegliere libri cristiani al banco della Casa Biblica di Vicenza. C’è stato anche uno spazio di tempo per il pranzo in comune, per praticare sport e giochi per bambini. Un grazie a tutti coloro che hanno lavorato per la buona riuscita della nostra festa cristiana annuale!

Notiziario mensile – 06.2014

Notiziario Giugno 2014È uscito il sesto numero 2014 del notiziario della Chiesa Cristiana Evangelica Il Faro di Trieste. È un agile strumento di informazione che vi raggiunge via mail, per posta ed alcune copie le potrete trovare venendo alle riunioni nella sala di via Machiavelli 22/A.

Questo numero ospita articoli su::

  • la mega agape regionale del 2 giugno ad Osoppo
  • diffondere la Buona Novella usando anche le nuove tecnologie
  • la biblioteca de “Il Faro” è in ristrutturazione
  • Notizie flash da “Il Faro”
  • le rubriche: “in bacheca” e “il calendario della nostra chiesa”

Scuola succursale – Presentazione

BibbiaMercoledì 14 maggio alle ore 20:00 presso la sala della Chiesa Evangelica “IL FARO” a Trieste il dott. Fares Marzone, preside dell’Istituto Biblico Evangelico Italiano (IBEI) di Roma, presenterà il programma della scuola succursale che inizierà in settembre a Pordenone presso la sala della chiesa evangelica in via Castelfranco Veneto 77/6 (nella zona industriale Comina). Alla conferenza sono stati invitati i rappresentanti delle altre chiese evangeliche della nostra città e delle città vicine. Dopo la sua presentazione il dott. Marzone porterà una breve meditazione dalle Scritture. Un mini rinfresco completerà la serata.

E volerete in alto come le aquile…

aquilaQualche settimana fa, al culto della domenica, il predicatore ha portato questa metafora: “nell’arca di Noè l’aquila è passata dalla stessa porta del passerotto che saltellando è entrato all’interno; e dalla stessa porta sono passati un elefante, una lumaca e una tartaruga”. Ciò che noi sappiamo grazie alla conversione, è che anche oggi non ci sono differenze di porte, differenze tra razze, sessi, età… solo una è la porta che si apre alla nostra Salvezza. E questo mi è venuto in mente quando Colin, da Glasgow, (nella foto) è venuto a raccontare a noi ragazzi la sua esperienza di conversione. Perché anche se raggiungiamo vette altissime, anche se il nostro conto in banca è fiorente o abbiamo accanto la persona più bella di questo mondo, l’unica via e l’unica vita risiede in Gesù. Colin sin da piccolo nutre il sogno del rugby. Un sogno che si sviluppa su due piani: giocare da professionista; farlo nel proprio Paese. A 8 anni inizia la sua ascesa: entra poi nell’under 18, nell’under 19 vincendo anche un rinomato campionato a Parigi, poi nell’under 21 fino all’ingresso nella mitica Glasgow Warriors! A 23 anni si muove verso San Diego dove nella storia con una ragazza ha modo di scontrarsi con Gesù e con la domanda: “Gesù è il tuo re e salvatore?” Anche da cristiani convertiti credo bisogni porsi questa domanda. Così giusto per ricordare a noi stessi a chi apparteniamo. Colin, in quel momento, non aveva in Gesù il suo re e salvatore: ci sono delle distrazioni che a volte ci fanno perdere la dimensione della vita che dobbiamo condurre. Ma Dio guarda paziente e aspetta le nostre scelte.Colin
Tornando all’inizio: Perché ho citato l’arca? Forse, usando una metafora animale, Colin, come il nostro Diego, sono state aquile per gli occhi del mondo: hanno raggiunto livelli di professionismo, fama, traguardi che umanamente sono invidiabili; con le loro qualità, i loro sacrifici, rappresentano delle eccellenze. Però le aquile sono soprattutto simbolo di libertà: libertà che viene conquistata dal solo sangue di Gesù senza il nostro affannarci. Soprattutto senza che le aquile siano tramutate in passerotti o animali di poco valore. La scelta di abbandonare la propria vita a Dio, infatti, non ci rende più deboli ma libera l’ “aquila” che è in noi dal senso di onnipotenza, dalla fame di gloria lasciando spazio a una vita libera. Salomone esortava il giovane nell’Ecclesiaste a distogliere la propria vista dalla vanità. È ciò che credo abbia fatto il nostro fratello scozzese: camminare con Dio; farlo in Italia condividendo ciò che lui ha vissuto e farlo anche con divertimento come è stato domenica 23 marzo a suon di musiche scozzesi e balli tradizionali.